Siamo partiti dall’idea del quadrato come perfetto simbolo di recinto, casa, spazio. Ne abbiamo tracciato solo i contorni per sperimentare un concept che lo rendesse il più possibile pianta, planimetria, progetto.
La linea spessa, gli angoli dal taglio netto e pulito, lo stile minimale riportano al voler comunicare una solidità progettuale e professionale. Le sue linee pulite, dal peso geometrico e solido, rendono il suo aspetto stabile e sicuro di sé.
La lettera D, posizionata lungo il perimetro e di dimensione minore, vuole interagire con la “pianta” e rappresentare il “micro” (cosa che da sola, come Marchio, sarebbe impossibilitata a comunicare vista la sua natura di declinarsi in qualsiasi dimensione). La sperimentazione con il taglio e l’apertura delle lettere gioca a nostro favore per interagire con il quadrato (pianta) e per idealizzare un’ingresso (la D si presta ad essere letta nel progetto come una porta) . Inoltre il concetto di “apertura” comunica positività e allontana dal concetto di “limite”.
La pennellata di colore è un tocco “reale” che fa percepire il valore “umano”. Concettualmente evoca l’idea dell’ingresso \ apertura. La sua posizione è prevista sempre in in corrispondenza della D \ porta del Marchio. La sua dimensione prevede la stessa largezza.
Primo studio di architettura specializzato nell’ottimizzazione di micro spazi domestici.
Definito degli esperti di percezione visiva “secco” (non caldo ma neanche freddo), evoca il concetto di design (stile, progettualità e lavoro), mantiene alta ed attiva l’attenzione (stimolandola alla comprensione) ed è preferito in una percentuale molto vicina dal pubblico femminile e maschile (e non viene associato a nessuno dei due).
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